lunedì 27 febbraio 2012

I Soliti e i Soloni

Quando si avvicinano le elezioni amministrative, a Bracciano, come in tanti altri comuni italiani, si vive un’atmosfera simile ai mondiali di calcio: i tifosi diventano tutti allenatori, così come una folta schiera di cittadini, perlomeno quelli più dichiaratamente schierati, diventano tutti guru della politica e dell’amministrazione cittadina.

In questi periodi il passatempo privilegiato di tanta gente diventa quello di ascoltare, dalla viva voce del popolo, le impressioni, sentire le ipotesi di improbabili alleanze elettorali, capire quali siano i candidati più graditi, guardare i gruppetti che seguono con lo sguardo e con circospezione le mosse degli avversari politici, accreditare colui che  potrebbe essere il nuovo assessore al bilancio o ai servizi sociali, o magari chi avrà il compito di ricoprire  il ruolo di vicesindaco del candidato  Tizio o Caio.

Momenti di vita quotidiana coinvolgenti e appassionanti, ma di certo molto effimiri  e sempre più occasionali.

Passeggiando per il paese, si nota come i possibili candidati comincino a salutare caldamente i conoscenti, che per anni hanno quasi sempre ignorato, e anche, a volte, persone appena conosciute.
Certo l’effetto non è buono, anzi va detto che in genere sono proprio questi fenomeni che allontanano sempre di più il cittadino dalla politica, perché non è bello sentirsi chiamati e coinvolti  solamente  nel periodo elettorale. 

In questi ultimi giorni stiamo assistendo alla nascita di schieramenti elettorali motivati da accordi di spartizione delle poltrone e altri da argomentazioni ideologiche ritenute essenziali da chi li propone, ma che poco impattano sui veri e quotidiani bisogni delle persone e delle famiglie.


Penso alla presentazione della mia candidatura a Sindaco per l'Unione Democratica per Bracciano effettuata il giorno 28 gennaio 2012 all'Auditorium, dove nel mio intervento ho dichiarato che dal giorno successivo alle elezioni, in caso di vittoria, il consiglio di amministrazione della  Bracciano Ambiente, il presidente del consiglio comunale , il vice sindaco e gli assessori......, per un nuovo inizio, sarebbero stati tutti azzerati, affinché il cemento della coalizione fosse la nuova proposta programmatica da presentare agli elettori, e non  accordi che prevedano i ruoli già prestabiliti o promesse di cariche.

E ripercorro il grandissimo sforzo e l'impegno che la nostra amministrazione di centrosinistra ha profuso in questi cinque anni sui temi della partecipazione, per fare in modo che ogni cittadino si sentisse coinvolto nelle decisioni assunte e partecipasse, con proprie proposte, alla realizzazione di progetti condivisi.

L'impegno è quello di dobbiamo lavorare ancora un po’ per velocizzare il percorso, soprattutto agendo sull’organizzazione comunale, perché tra il  momento della proposta del cittadino e l'assunzione dell'impegno ad intervenire  intercorra un tempo decente, come si conviene ad una amministrazione moderna che rispetta il volere dei propri cittadini.

Penso soprattutto al rapporto che deve intercorrere tra il sindaco di un comune e i cittadini amministrati. Un rapporto vero, di continuo ascolto, un grande sforzo ed un impegno costante che sappia cogliere le repentine trasformazioni della società e delle norme che la regolano, con la conseguente necessaria comunicazione ai cittadini delle nuove sfide e dei nuovi impegni economici e prescrittivi, che aspettano sia agli amministratori che agli amministrati.

La rinnovata sfida della nostra coalizione sarà quella di coinvolgere i cittadini in una seria operazione verità/consapevolezza: si deve conoscere lo stato reale nel quale si trovano gli enti locali, quali siano le reali possibilità che norme e disposizioni statali e regionali permettono di attuare.

Si deve sapere perché molte opere pubbliche vengono definanziate, come si modificano le entrate e i tagli delle risorse pubbliche del comune a seguito del "decreto salva Italia" del Governo, che ha introdotto l'IMU sulla prima casa.

Si deve conoscere come saranno riequilibrati i finanziamenti al welfare, in un momento in cui la soglia della povertà colpisce un numero sempre maggiore di cittadini.

Questa è la sfida seria davanti a tutti noi e su questo, non su vecchie logiche di spartizione delle poltrone o su slogan e visioni ideologiche, affascinanti ma così lontane dalla vita di tutti i giorni dei cittadini, che si gioca la sfida e si giocherà la scelta e il consenso degli elettori.

E’ probabile che molti politici non se ne siano accorti, ma i cittadini sono più maturi di quanto essi pensino e sanno scegliere tra coloro che non hanno nessuna proposta seria per il futuro della comunità e chi invece mette al servizio la serietà e la competenza per garantire la governabilità, già dimostrata, scusate questa piccola immodestia, con i fatti.

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