venerdì 10 febbraio 2012

Sanità e precipitazioni nevose: riflessione

In questo momento a Bracciano credo che circolino solamente i mezzi che spazzano la neve e che spargono il sale. E così anche nei comuni vicini. La neve cade copiosa, le strade sono imbiancate, il paesaggio è splendido. Ma il mio pensiero è andato a sabato scorso, quando mi trovavo alla rotatoria di Bracciano Nuova insieme al comandante della Polizia Municipale e stavo controllando le operazioni di pulizia della strada dalla neve.

Si ferma un cittadino e in modo molto trafelato, mi comunica che il suocero è stato colpito da ictus e che il 118 non risponde alla chiamata. Mi chiede, in modo cortese ma pereoccupato, come può fare e io mi attivo con lui, a chiamare il 118 che mi risponde, mi presento, affermo l'urgenza di un intervento e, in modo piuttosto deciso, richiamo la persona al di là del telefono, ad attivarsi per inviare con la massima urgenza l'ambulanza.

Resto ancora qualche minuto a parlare con il Comandante al lato della strada, magari per sentire la sirena dell'ambulanza che arriva a soccorrere il cittadino, una bravissima persona in difficoltà, che mi onoro di conoscere.

Mi squilla il telefono, rispondo. E' mio cognato Roberto, medico, che casualmente, durante l'accaduto, si trovava vicino a me ed aveva deciso di andare a soccorrere il paziente. Mi chiede di recarmi urgentemente, insieme almeno ad un'altra persona, in una via di Bracciano Nuova, per aiutarlo a condurre a terra l'amico colpito da ictus, caricarlo in auto e condurlo all'Ospedale Padre Pio.

Già, l'Ospedale di Bracciano, che nelle intenzioni, non solo dichiarate, della  Presidente della Regione Polverini, si appresta ad essere chiuso perchè bisogna risparmiare nella sanità. E penso alle giornate come quella di sabato scorso o quella di oggi, con la neve, senza visibilità e rivedo l'urgenza di soccorrere un ammalato grave che arrivando in tempi brevi al Pronto soccorso dell'Ospedale, salva la pelle.

E penso, sommesamente ma con rabbia, che se l'Ospedale sarà definitivamente chiuso e si verificasse una necessità di portare l'ammalato a Roma, in giornate come oggi , sicuramente non arriverebbe in tempo, nemmeno con l'elisoccorso,che non può decollare . E mi viene di fare una domanda, urlando, alla Governatrice del Lazio :  Polverini, quale prezzo dai ad una vita umana? E se la persona da soccorrere e da trasferire, magari troppo tardi, in un Ospedale romano fosse un tuo congiunto, cosa diresti.

La battaglia sul mantenimento del Padre Pio di Bracciano, come quella di pretendere una sanità per tutti i cittadini, è  atto di civiltà e di dignità. Per questo l'azione dell'Amministrazione Comunale di Bracciano non si ferma e continua, con l'incarico agli avvocati che ci assisteranno nel ricorso al Consiglio di Stato, con richiesta di sospensiva cautelare affinché si fermi la miope azione intrapresa dalla destra che governa la Regione Lazio.

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